Il
tutto è passato con i voti della maggioranza e con l'astensione del
PD, sotto la logica perversa degli extra oneri di urbanizzazione. E'
un sistema che non può continuare in questo modo, perchè ogni volta
vengono svenduti pezzi di territorio per portare qualche risorsa alle
casse comunali. Nel caso specifico si parla di fondi per costruire
metà di una nuova palestra, sulla base di un progetto mai presentato
e mai pianificato, e senza indicare come il Comune intende trovare le
altre risorse necessarie per completare l'opera.
Una
palestra in più può essere utile ma vanno considerati alcuni
aspetti: non era più importante investire nella manutenzione delle
strutture attuali? O nella riparazione della pista di atletica,
ridotta ad un colabrodo, ed inutilizzabile per ospitare
manifestazioni? E in caso che il progetto vada in porto, chi sosterrà
le spese manutentive per la nuova struttura? (considerando che il
Comune sembra non avere nemmeno le risorse per accendere le fontane o
per riparare le buche nelle strade).
Ma
la cosa più grave è il metodo degli oneri di urbanizzazione (extra
e non), che portato avanti con questa logica diventa un vero assalto
al territorio: in questo modo si rischia di svendere, volta per
volta, dei pezzi di Salso. Quale sarà la prossima area ad essere
lottizzata e cementificata, in cambio magari di qualche euro per
costruire una nuova struttura, una sala civica o qualcosa di simile?
Non è possibile andare avanti con questo metodo, la forza di Salso è
data anche dalla bellezza del territorio, dal verde, dalle colline. E
la direzione deve essere quella del recupero, del restauro, del
riutilizzo, non delle nuove edificazioni.
La
proposta di un urbanistica diversa, che permetta alle aziende di
lavorare ma senza intaccare nuovi spazi verdi, è stata portata
avanti dal nostro gruppo ma respinta al mittente dal Sindaco e dalla
sua Giunta, che hanno definito “utopia” questi progetti di volumi
zero (realizzati in molte città d'Italia e d'Europa). Una conferma
che questa amministrazione non sa guardare al di la del proprio naso
e non è in grado di portare avanti un reale cambiamento.
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