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giovedì 4 agosto 2011

Tagli agli insegnanti di sostegno, il Comune deve intervenire

Abbiamo appreso che la recente Finanziaria 2011 prefigura un taglio di 57 docenti di sostegno nel parmense. E’ una notizia che riguarda tutti i Comuni della provincia, tra cui Salsomaggiore, per questo chiediamo che il Sindaco e l’Assessore delegato si attivino subito su questo fronte, facendo sentire il proprio dissenso sulla questione.
Il Presidente della Provincia e il Sindaco di Parma hanno scritto al Presidente della Repubblica Napolitano, al Presidente del Consiglio Berlusconi e al Ministro Gelmini, chiedendo che le richieste presentate all’Ufficio Scolastico Territoriale possano trovare risposta dagli organi competenti.
I numeri sono allarmanti: questa riduzione (da 630 educatori richiesti ai 573 che arriveranno) è davvero preoccupante e non rispetta nemmeno il numero minimo di un docente ogni 2 studenti (sono 1200 gli alunni con disabilità nelle scuole del territorio). Il diritto alla scuola costituisce un diritto fondamentale per tutte le bambine, i bambini, le ragazze e i ragazzi, e che deve essere ancor più garantito per chi è portatore di disabilità.
Anche Salsomaggiore deve essere in prima linea in questa battaglia e unirsi alla Provincia e agli altri Comuni del territorio nel manifestare il dissenso per questa decisione. Invitiamo l’Amministrazione a prendere tutte le azioni necessarie su questo importante problema, presenteremo anche un ordine del giorno in Consiglio Comunale per unire le forze di tutti i soggetti politici di Salso verso una battaglia che riteniamo fondamentale.

4 commenti:

  1. Io sottoscrivo come, sono sicuro, lo vogliano fare il gruppo consigliare a cui appartengo e il Partito Democratico di Salso. Una breve riflessione: il Governo ha tagliato e taglia sulla scuola, scambiata evidentamente per carne da macello. Tocca le persone più in difficoltà, giustificando il tutto con l'assenza di soldi. I cittadini però sono arrivati al seguente punto: perchè tu Governo, tu pubbblica amministrazione, chiedi a noi dei sacrifici quando tu non sei mai disposta a metterti in discussione e a rinunciare a qualcosa? Sappiamo che il taglio della casta non risolverebbe i problemi del Paese, ma renderebbe più credibili coloro che propongono dei sacrifici. Si farebbero intendere. In ogni caso no, per fare dei sacrifici non si parte mai dai bambini, mai dai ragazzi. Men che meno dai disabili.
    Filippo Fritelli

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  2. D'accordissimo Filippo. Direi di presentare l'ODG tutti insieme come minoranza, che ne dici?
    Ciao!
    Matteo

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  3. Il comune potrebbe tentare, in sinergia con l'ASL, di supplire al taglio degli insegnanti di sostegno aumentando le ore di presenza a scuola dell'altra figura educativa di riferimento per l'alunno disabile, l'educatore socio assistenziale, servizio questo, se non erro e Matteo lo saprà sicuramente meglio di me, finanziato interamente dal Comune. Sicuramente sono due figure educative diverse ma credo che un lavoro di equipe tra un educatore competente e gli insegnanti curricolari permetterebbe comunque il raggiungimento di ottimi risultati pedagogici. E' risaputo che l'accetta di Tremonti è caduta soprattutto sugli enti locali, tuttavia rinunciare a quei servizi non essenziali per assicurare un wellfare di qualità, ovviando alle carenze di un governo sciagurato, sarebbe un gesto da comune VIRTUOSISSIMO, a 10 stelle...
    Alessandro Gilioli

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  4. Ciò che sconvolge è la prospettiva a breve termine con la quale si affronta il problema Scuola in Italia nel momento di fare riforme e decidere sforbiciate. E purtroppo non è una questione di parte, Fioroni le chiamava le "logiche di razionalizzazione".

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