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venerdì 11 maggio 2012

Il futuro di Salso





Le recenti elezioni di Parma hanno confermato che i cittadini sanno scegliere con attenzione i propri rappresentanti, dando fiducia anche a forze innovative e che si discostano dalla politica tradizionale.
Anche a Salso ne abbiamo avuto un esempio, anche se forse i tempi non erano ancora maturi: il successo di Cambiare Salsomaggiore (prima lista civica della storia salsese a superare i 1000 voti), i buoni consensi ricevuti dal Movimento 5 stelle e dal Progetto per Salso e Tabiano di Biolzi non hanno in ogni caso permesso di sovvertire le logiche di un “classico” ballottaggio tra partiti ben consolidati a livello locale e nazionale.
Il primo anno di governo Carancini è stato però deludente, sia sotto il profilo della progettualità che in quello della trasparenza e della comunicazione con i cittadini, e la politica tradizionale ha colto, per ora, un altro fallimento.
Fino a quando i candidati verranno scelti da Parma (o ancora peggio da Roma) e finchè la politica non farà un deciso cambio di passo, nella direzione di un totale passaggio di consegne alle nuove generazioni, sarà difficile uscire dalla crisi che sta attraversando la nostra città.
Nessuno ha la bacchetta magica ma sono convinto che per il futuro siano necessari pochi ma decisi cambiamenti nella politica locale. Bisogna superare le tradizionali coalizioni e mettere insieme idee e persone di buona volontà attorno a un progetto preciso, da seguire con convinzione.
3 i punti fondamentali:
1) una nuova squadra e un nuovo governo, guidato in gran parte da giovani di 30-40 anni, in grado di mettere entusiasmo, passione e idee fresche al servizio di Salso. Il ricorso “all’esperienza” non può più funzionare per Salso, le nuove generazioni hanno le capacità di poter fare politica e amministrare un Comune in modo efficace e innovativo, come dimostrano tante realtà italiane con giovani Sindaci. Naturalmente l’età non è una preclusione (le buone idee non hanno limiti) ma di sicuro puntare sulle nuove generazioni può offrire maggiore dinamismo al modo di amministrare.

2) una città amministrata da chi vive il territorio: non si può andare avanti con assessori catapultati da Parma o da altre realtà, che non conoscono Salso a fondo e non riescono a capirne i problemi. Chi vive quotidianamente la città ha di sicuro più volontà ed entusiasmo a fare andare bene le cose, per dare un futuro e delle speranze ai propri figli e a tutta la comunità. Gente di Salso al servizio di Salso, questa deve essere la base.

3) una coalizione politica formata da persone oneste e con buone idee: basta chiusure mentali e con la schematica identificazione in centro, sinistra o destra. Per un Comune come il nostro non conta l’ideologia a livello nazionale, ma servono solo competenza, volontà e capacità. Bisogna andare oltre i vecchi schemi della politica e creare un gruppo di cittadini che si riunisca attorno a dei progetti concreti.

Unendo questi tre elementi penso che Salso possa davvero cambiare e trovare la sua strada. Sarà sicuramente un tema che approfondiremo alla prossima tornata elettorale, intanto Cambiare Salsomaggiore farà la sua parte, continuando a proporre stimoli e progetti alla città.

Matteo Orlandi

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