Nelle scorse settimane il gruppo di
Cambiare Salsomaggiore ha sottoposto agli altri Consiglieri comunali
una possibile mozione di sfiducia verso il Sindaco e la Giunta.
Le motivazioni sono legate al fatto
che, a nostro avviso, non si intravedono progettualità per
l’economia di Salso, per le aziende termali, per il turismo, per il
governo quotidiano anche delle piccole cose. Inoltre le liti interne,
il braccio di ferro tra Lega e PDL, la chiusura a riccio del Sindaco
e della sua Giunta non fanno che alimentare un clima di rottura tra
le istituzioni e i cittadini.
Abbiamo dato ai vari Consiglieri 10
giorni di tempo (che sono poi diventati molti di più) per discuterne
con i propri gruppi, in modo da arrivare ad una scelta condivisa e
trasparente.
Abbiamo anche specificato che aderire
alla proposta di mozione non significava firmarla su due piedi o
presentarla il giorno dopo. L'idea era di “contarci”, vedere se
c'era la disponibilità dei vari Consiglieri (in primis minoranza e
“dissidenti” della maggioranza) per fare questa importante
azione. Una volta raccolte le adesioni si sarebbe deciso insieme, con
tutti i firmatari, in che modo e con che tempi presentare il
documento (anche perchè eravamo alle soglie del bilancio preventivo,
poi spostato al 31 agosto come termine ultimo per l'approvazione).
Nei giorni scorsi abbiamo sollecitato
nuovamente i colleghi Consiglieri per avere una risposta e le
risposte sono state le seguenti.
Dal gruppo PD, per voce del segretario
Filippo Fritelli, abbiamo ricevuto un “no” con queste
motivazioni: "L'atto di fiducia o sfiducia che tutti noi saremo
chiamati a fare avverrà tra pochissimo tempo col voto sul Bilancio
previsionale 2012, che ci verrà presentato entro pochi giorni in
base a quanto deliberato dalla Giunta. Per noi, oggi, la
priorità è quella e tutte le azioni dovranno essere mirate a
bloccare le cose inutili o dannose per la città".
Il Movimento 5 Stelle, per voce del
Consigliere Fabrizio Crinò, ha fatto sapere che sono disponibili
alla mozione di sfiducia solo se ci sono i numeri per poter portare
avanti l'azione (ovvero se ci sono le adesioni di tutti i consiglieri
necessari). Quindi, stante l'attuale situazione, anche questo diventa
un “no”.
Nessuna risposta, invece, da parte dei
consiglieri della maggioranza.
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