Una delle azioni per mantenere più
vivo il commercio salsese è risolvere il problema dei negozi vuoti e
sfitti.
L'esempio di quello che accade nei
centri commerciali è lampante: se un negozio chiude la direzione del
centro se ne fa carico e utilizza il locale per tanti tipi di
attività (mostre, esibizioni temporanee, spazi per associaziono,
ecc) per non interrompere il percorso dello shopping. Questo accade
fino a quando lo spazio non viene nuovamente affittato, ristabilendo
ordine nell'offerta.
Se un solo locale vuoto è dannoso per
l'immagine, una lunga serie può provocare seri problemi
all'attrattività della città, dando l'impressione di un paese in
crisi e con una bassa offerta commerciale.
Per risolvere il problema dei negozi
sfitti ognuno deve fare la sua parte: il privato deve cercare di
mantenere prezzi abbordabili, per non scoraggiare chi intende
investire. Meglio portare a a casa qualche euro in meno piuttosto che
lasciare il locale chiuso per anni. Un negozio vuoto perde valore e
ogni giorno di inutilizzo lo rende meno appetibile per il mercato,
anche a causa del naturale deterioramento.
Il Comune può intervenire attraverso
la nascita di un consorzio locale (ma potrebbe anche essere il
Liberty Center) che si occupi di prendere i carico gratuitamente i
negozi sfitti (con l'assenso del proprietario) e fare in modo che non
restino vuoti, organizzando un circuito di mostre, esposizioni,
attività di artisti ed associazioni locali, mercanti d'arte. E'
un'esperienza già attuata in molti Comuni, tra cui Prato e Pesaro, e
permette di avere un percorso delle shopping sempre vivo, non
interrotto da saracinesche abbassate o vetrine buie e vuote.
Dobbiamo intendere il commercio di
Salso come un'unica entità, senza pensare alle solite divisioni e
frammentazioni. Operando per il bene comune, con un progetto
complessivo, è possibile dare valore a tutta la rete dei negozi di
Salso.
Gian Luca Cattani (candidato al Consiglio Comunale)
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