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martedì 24 giugno 2014

La stazione di Taccagni e Fritelli: volontari, alta velocità e fantasia

Dopo aver bocciato nell'ultimo consiglio comunale la nostra mozione riguardante l' elaborazione di un progetto ai fini turistici del patrimonio monumentale "stazione ferroviaria di Salsomaggiore Terme", che abbiamo illustrato in questo post, il gruppo consiliare del PD, a firma del consigliere Marco Taccagni, ne presenta una tutta propria al prossimo consiglio comunale.

Nella mozione il consigliere Taccagni conferma, come avevamo fatto anche noi, l'importanza del ruolo della stazione ferroviaria all'interno della vita sociale ed economica di Salsomaggiore, l'indiscusso valore architettonico dell'immobile, la necessità di sostenere la mobilità attraverso il mezzo ferroviario ed il ruolo turistico che essa dovrebbe avere.

Sin qui tutto bene. Allora perché domandiamo al consigliere Taccagni nemmeno un mese fa ha bocciato la nostra proposta di rilancio della stazione? Forse semplicemente perché non l'aveva presentata il suo PD? Forse perché il suo sindaco si doveva spendere in dichiarazioni quantomeno utopiche per la campagna elettorale del collega fidentino Massari?

Purtroppo noi ed i cittadini sono abituati alle "sparate" da campagna elettorale. Le proposte semplici e alla portata di mano non fanno notizia e soprattutto non aiutano a far carriera politica ai giovani sindaci e ai giovani architetti.
Molto meglio alzare il tiro e pensare all'alta velocità. Ed allora eccoci arrivare alla mozione del Pd che dovrebbe impegnare il sindaco: "...intraprendendo con l'ente proprietario e gli altri enti locali del territorio, trattative per un potenziamento della tratta che collega Salsomaggiore - Vaio - Fidenza - Parma - Reggio Emilia Alta Velocità e della linea che collega il nostro territorio, tramite Fidenza, a Milano."
Per anni Trenitalia ha ignorato ogni richiesta anche minima di semplice rimodulazione di orario esistente, chissà come mai noi di Cambiare Salsomaggiore abbiamo la netta sensazione che non accadrà proprio nulla!

E per finire "la chicca delle chicche".
Oramai per questa amministrazione la soluzione a tutti i problemi della nostra città sono diventati i cittadini stessi!
I volontari.
Ecco cosa scrive il consigliere Taccagni riferendosi all'impegno che deve assumere il suo sindaco e la sua giunta: "inserendo all'interno dello stabile personale (questo lo avevamo ipotizzato anche noi, ma lo hanno bocciato) e VOLONTARI che possano provvedere, in base alle necessità che si presentano, al supporto agli utenti, alla sorveglianza (????) nei momenti di maggior flusso, oltre che al mantenimento dell'ordine e della pulizia all'interno e all'esterno dell'edificio."
Quindi cari concittadini salsesi siete vivamente invitati dal consigliere Taccagni, dal sindaco Fritelli e da tutto il Pd salsese ad armarvi di scopa per pulire dentro e fuori la stazione, a conoscere perfettamente l'orario ferroviario e come si emettono i biglietti self service, ma soprattutto siete pregati di procurarvi un fischietto per segnalare alle forze dell'ordine ogni infrazione alla civile convivenza!

Crediamo che ulteriori commenti siano superflui.



martedì 4 febbraio 2014

SINDACO. IN STAZIONE METTICI L'UFFICIO DEL TURISMO


Cambiare Salsomaggiore si è sempre contraddistinta per segnalare le criticità del nostro sistema cittadino non in maniera fine a sé stessa o per fare del facile populismo, ma con l'obiettivo di individuare percorsi migliorativi, in grado di apportare benefici attuabili e di medio-lungo termine.
 
 
 
In riferimento alla spinosa situazione della chiusura della biglietteria ferroviaria della nostra città, che abbiamo trattato in questo post, anticipiamo che proporremo al Consiglio Comunale di Salsomaggiore tramite i nostri consiglieri comunali Alice Gerra e Matteo Orlandi, l’approvazione di una mozione che dia mandato al sindaco di elaborare ed attuare l’apertura di un punto informazioni I.A.T. Informazioni Accoglienza Turistica  presso la biglietteria della stazione ferroviaria, attualmente chiusa.
 Siamo consapevoli che si tratti di una soluzione ambiziosa ed impegnativa nella realizzazione, ma riteniamo altresì che un’amministrazione seria debba porsi obiettivi alti e difficili, ma di sicuro beneficio per la comunità che amministra, infatti dare nuova “luce” alla stazione può contribuire a rendere più viva tutta la zona limitrofa, che a partire dalla chiusura del Tommasini non ha più saputo reagire e trovare rinnovati argomenti per rimanere attrattiva.


Atti vandalici nell'atrio della stazione
Creare un motivo di vita, di lavoro, di passaggio verso la stazione anche non necessariamente legato all'acquisto del biglietto ferroviario può essere di stimolo e impedire che tutto piano piano degeneri verso situazioni di scarsa igiene, cattive frequentazioni e atti di vandalismo.


Atti vandalici nei bagni della stazione
Noi di Cambiare Salsomaggiore siamo assolutamente certi che all’interno dell’Ufficio del Turismo del nostro Comune siano presenti nel personale quelle qualità e competenze che posso sopperire egregiamente  alla mancanza di personale Trenitalia all’interno di quella splendida vetrina che è la biglietteria della nostra stazione ferroviaria.
I vantaggi da questa soluzione per noi cittadini tutti, anche chi non utilizza direttamente il vettore ferroviario, sarebbero molteplici.
 
Palazzina Warowland
In primo luogo raddoppierebbero i punti di contatto tra turisti ed assistenza professionale al turista espletata dal nostro personale comunale, avendo così un punto di assistenza sia presso la Palazzina Warowland, sia presso la stazione, considerata per eccellenza il luogo centrale nella vita di un paese. A nostro avviso due splendide vetrine per Salsomaggiore ed il turismo locale.
Altro enorme vantaggio sarebbe quello di poter avere una biglietteria ferroviaria aperta, anche eventualmente con orari ridotti e con una minima bigliettazione ferroviaria (esistono i biglietti prestampanti cosiddetti a fascia chilometrica, che implicano una minima conoscenza dei regolamenti ferroviari, tanto che sono venduti persino da tabaccherie, edicole, ecc), ma con personale già stipendiato dal comune, il quale cambierebbe solamente sede di lavoro.
Ricordiamo inoltre che anche nell’attuale situazione di chiusura della biglietteria, Trenitalia sostiene ugualmente costi per utenze di luce e gas, in quanto l’impianto sia elettrico, sia per il riscaldamento sono centralizzati e quindi non separati dal resto dell’immobile.

Siamo convinti che i dirigenti di Trenitalia sarebbero molto lieti di firmare un accordo con il sindaco di un comune che propone loro di tenere aperta una biglietteria con vendita di biglietti senza alcun costo del personale a carico, ma con il solo accordo di mantenere vivo, efficiente e moderno il servizio ferroviario, degno di una città come Salsomaggiore che merita di ripartire anche grazie a queste “non” piccole cose.
 

domenica 2 febbraio 2014

LA STAZIONE E LA POLITICA DEL RAMMENDO

La chiusura della biglietteria della nostra bella stazione ferroviaria, così apprezzata, ammirata e fotografata in tante storiche cartoline da Salsomaggiore, è stata per molti, a quanto pare anche per il sindaco, un fulmine a ciel sereno.

Non, purtroppo, per noi di Cambiare Salsomaggiore e per molti cittadini salsesi attenti a come si è giunti, nel corso di questi ultimi anni, a questo imbarazzante epilogo.
Senza voler ripetere nel dettaglio l’iter che ha portato alla decisione da parte di Trenitalia di chiudere, e vogliamo credere provvisoriamente, la biglietteria di Salsomaggiore; ci vogliamo soffermare sul risultato politico di questo avvenimento.

Sì. Perché questo è l’esempio del fallimento totale della politica salsese dell’ultimo decennio. Di come la politica senza prospettiva futura ha gestito Salso, da destra ma soprattutto da sinistra. Una politica fatta del continuo rammendare con pezze le falle e le scuciture che si aprivano di volta in volta in un vestito sempre più logoro.
Con la nuova amministrazione Fritelli non è cambiato assolutamente nulla. Se non l’attenzione maniacale a ciò che dice la gente su di loro al bar, nei blog o su facebook. Inversamente proporzionale alla cura della vita quotidiana, non da prima pagina o addirittura scontata, come è la necessità per un cittadino di fare un semplice biglietto del treno e partire.

La “politica del rammendo” ha trovato nuova linfa vitale con questa giunta e di risultati positivi per Salsomaggiore nemmeno l’ombra, se non chiusure continue, falsi proclami di rilancio e strette di mano sterili.

Il sindaco ha dichiarato che in questi giorni ha scritto una lettera ai rappresentati di Trenitalia, per chiedere spiegazioni. Sveglia sindaco! I buoi sono già scappati! Ci domandiamo perché non ha chiesto un tavolo di confronto reale e serio con le ferrovie, e perché non si è fatto accompagnare dall’assessore regionale ai trasporti Peri, il quale appartiene ad una giunta del suo stesso colore politico. In campagna elettorale è stato detto ai cittadini salsesi che votando PD avrebbero votato una compagine di governo della città amica delle istituzioni regionali, la quale avrebbe avuto la capacità di dialogare e trovare soluzioni grazie anche al presidente della regione e la sua giunta. Ora sarebbe proprio il momento giusto per accedere a quei benefit, sindaco. Oppure teme di disturbare?
 

 Siamo certi che se il presidente Errani e l’assessore Peri fossero stati di un colore politico diverso da quello di questa amministrazione, il sindaco Fritelli ed i suoi assessori seguaci della “nuova politica renziana” si sarebbero immolati sull’altare della protesta, e gridato ai quattro venti il proprio sdegno.

A quanto ci risulta tutto questo non è avvenuto e non avverrà mai. Purtroppo.