La proposta, che segue
gli orientamenti presenti nel nostro programma elettorale, va nella
direzione di muovere l'economia salsese, rompendo quei meccanismi che
da troppo tempo tengono ingessata la città. Siamo convinti che per
il rilancio di Salso servano azioni decise, coraggiose e soprattutto
innovative, per dare ossigeno all'economia e favorire nuovi
investimenti.
Il punto di partenza
della nostra proposta si basa sulla constatazione che in città gli
affitti per i locali (in particolare per quelli ad uso commerciale)
sono spesso fuori mercato e molti proprietari preferiscono tenere gli
immobili vuoti piuttosto che andare incontro ai possibili affittuari.
In molti casi vengono
chiesti affitti che potevano andare bene 10 anni fa, quando ancora
non c'era nessuna crisi e l'economia locale era ancora florida. Molti
salsesi non si sono forse accorti del cambiamento dei tempi e
insistono con richieste economiche palesemente fuori mercato, che
uccidono qualsiasi velleità imprenditoriale. E' una situazione al
limite dell'assurdo, specie in questi tempi di difficoltà, ma che a
Salso è purtroppo una realtà, e blocca in maniera forte molte
possibilità di nuovi investimenti.
Per uscire da questa
situazione, considerato che in fase di costruzione del bilancio 2012
il Comune dovrà fissare l'aliquota IMU (l'ex tassa ICI, reintrodotta
dal Governo Monti), stiamo valutando due ipotesi, da
sottoporre al Consiglio Comunale con un Ordine del Giorno.
La prima possibilità
prevede di introdurre un'IMU più alta per i proprietari di locali
commerciali sfitti situati nel centro storico della città.
L'operazione può servire come forte incentivo a concedere i
locali ad un prezzo equo, favorendo l'apertura di nuove attività e
un movimento dell'economia cittadina. L'obiettivo è smuovere i
proprietari del centro ad affittare a prezzi ragionevoli, permettendo
la nascita di nuovi imprenditori e un rinnovo del tessuto economico
salsese.
I maggiori entroiti
derivanti dalla più alta tassazione per i locali sfitti potrebbero
essere utilizzati per abbassare l'IMU sulla prima casa. E'
un'operazione sociale importante, volta a tutelare le fasce deboli e
a spronare condizioni più ragionevoli per i proprietari di immobili.
L'altra soluzione,
meno impegnativa, va invece nella direzione di introdurre sgravi
dell'IMU per chi affitta i locali a prezzo equo: la difficoltà,
in questo caso, sta nel riuscire a scegliere adeguati criteri per la
valutazione del costo dell'affitto. Inoltre vanno considerate le
minori entrate nel bilancio comunale che gli sgravi comporterebbero,
in un periodo non facile per le risorse pubbliche.
Si tratta, in ogni caso,
di interventi necessari, che richiedono coraggio e voglia di
cambiare. Il nostro gruppo è pronto ad assumersi queste
responsabilità, portando avanti queste proposte in Consiglio, per
iniziare un nuovo sviluppo della città.
Nelle prossime settimane
elaboreremo una proposta definitiva, invitiamo i cittadini ad
inviarci pareri e segnalazioni su questo tema, in modo da creare un
documento frutto di condivisione e partecipazione.
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