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martedì 6 ottobre 2015

Comunicazione e promozione: benino la tattica ma la strategia qual è?

Nel recente consiglio comunale del 24 settembre (questo il link, per chi avesse difficoltà a individuar la pagina sul sito web) l’Amministrazione Fritelli ha posto ai voti una variazione di bilancio che, tra le altre cose, era volta a recuperare, individuare o per meglio dire raggranellare la non proprio indifferente somma di 35.000 (???) euro da destinare a non meglio precisate (almeno per ora) attività di comunicazione e promozione.
Sorvoliamo, ma non troppo, sul piccolo particolare che non più tardi di 2 mesi fa (a luglio, il Consiglio Comunale precedente) era stato presentato il bilancio preventivo 2015: dimenticanza iniziale o piano di marketing tardivo?
Sorvoliamo anche, o fingiamo di dimenticarci, del bando che a inizio anno ha affidato a una società esterna la gestione dello Iat, con tutte le conseguenze (a nostro modo di vedere) che per una città come la nostra può avere lo scorporo di un’attività importantissima come la promozione e la gestione del turismo a Salsomaggiore e Tabiano.
Non sorvoliamo invece, semplicemente perché non lo vediamo o non lo capiamo, sulla reale consistenza del Piano Turistico della nostra Città. Perché secondo noi semplicemente non esiste; e questa variazione imprevista, a distanza di poche settimane dall’approvazione (tardiva anch’essa) di un bilancio preventivo annuale dimostra semplicemente che si sta viaggiando a vista, senza aver chiaro quello che dovrebbe essere l’obiettivo.
Cambiare Salsomaggiore ha sempre sollecitato la formulazione di un serio piano turistico strategico, necessariamente a medio-lungo termine, per individuare cosa dovranno diventare Salsomaggiore e Tabiano da qui a 5-10 anni. Città turistico-termali? Se sì, per quale fascia di utenza? Alto-medio spendente? Terza età? Oppure, città turistico-sportiva? Per quali sport e soprattutto per quali fasce di utenza? Su quali impianti? O magari turistico-culturale? E perché non turistico-gastronomica? O forse un insieme di tutto questo? Chi sta studiando, interpretando e analizzando come si muoveranno gli utenti (alias, i clienti) del futuro? Cosa stiamo facendo per attrarre i turisti da noi e strapparli alla concorrenza? Non ci è dato saperlo.
Fin qui, e siamo a metà mandato dell’Amministrazione, abbiamo visto solo una parvenza di tattica con il fiorire di tanti eventi, la stragrande maggioranza dei quali in grado probabilmente di allietare qualche momento a chi era già a Salso (su Tabiano stendiamo un velo …), ma certamente non così potenti da richiamare nuovo pubblico, nuovi turisti e creare un filo conduttore logico che amalgami tutte le virtù e le unicità che (da soli) ci ricnonosciamo. La strategia? Non pervenuta.


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