Nel recente consiglio comunale del 24
settembre (questo il link,
per chi avesse difficoltà a individuar la pagina sul sito web)
l’Amministrazione Fritelli ha posto ai voti una variazione di
bilancio che, tra le altre cose, era volta a recuperare, individuare
o per meglio dire raggranellare la non proprio indifferente somma di
35.000 (???) euro da destinare a non meglio precisate (almeno per
ora) attività di comunicazione e promozione.
Sorvoliamo, ma non troppo, sul piccolo
particolare che non più tardi di 2 mesi fa (a luglio, il Consiglio
Comunale precedente) era stato presentato il bilancio preventivo
2015: dimenticanza iniziale o piano di marketing tardivo?
Sorvoliamo anche, o fingiamo di
dimenticarci, del bando che a inizio anno ha affidato a una società
esterna la gestione dello Iat, con tutte le conseguenze (a nostro
modo di vedere) che per una città come la nostra può avere lo
scorporo di un’attività importantissima come la promozione e la
gestione del turismo a Salsomaggiore e Tabiano.
Non sorvoliamo invece, semplicemente
perché non lo vediamo o non lo capiamo, sulla reale consistenza del
Piano Turistico della nostra Città. Perché secondo noi
semplicemente non esiste; e questa variazione imprevista, a distanza
di poche settimane dall’approvazione (tardiva anch’essa) di un
bilancio preventivo annuale dimostra semplicemente che si sta
viaggiando a vista, senza aver chiaro quello che dovrebbe essere
l’obiettivo.
Cambiare Salsomaggiore ha sempre
sollecitato la formulazione di un serio piano turistico strategico,
necessariamente a medio-lungo termine, per individuare cosa dovranno
diventare Salsomaggiore e Tabiano da qui a 5-10 anni. Città
turistico-termali? Se sì, per quale fascia di utenza? Alto-medio
spendente? Terza età? Oppure, città turistico-sportiva? Per quali
sport e soprattutto per quali fasce di utenza? Su quali impianti? O
magari turistico-culturale? E perché non turistico-gastronomica? O
forse un insieme di tutto questo? Chi sta studiando, interpretando e
analizzando come si muoveranno gli utenti (alias, i clienti) del
futuro? Cosa stiamo facendo per attrarre i turisti da noi e
strapparli alla concorrenza? Non ci è dato saperlo.
Fin qui, e siamo a metà mandato
dell’Amministrazione, abbiamo visto solo una parvenza di tattica
con il fiorire di tanti eventi, la stragrande maggioranza dei quali
in grado probabilmente di allietare qualche momento a chi era già a
Salso (su Tabiano stendiamo un velo …), ma certamente non così
potenti da richiamare nuovo pubblico, nuovi turisti e creare un filo
conduttore logico che amalgami tutte le virtù e le unicità che (da
soli) ci ricnonosciamo. La strategia? Non pervenuta.
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