PUNTI GUADAGNATI, EURO PERSI
Il nuovo sistema di conferimento
rifiuti a Ponte Ghiara
L’Amministrazione Fritelli, in linea
con l’apprezzabile impegno sul tema “ambiente” che la
contraddistingue, ha recentemente messo in funzione un sistema che
consente ai cittadini, tramite la pesatura e la codificazione della
tipologia di rifiuti conferiti, di veder valorizzata la quantità e
la tipologia dei rifiuti stessi trasportati direttamente alla
stazione ecologica di Ponte Ghiara, con il vantaggio di avere sconti
proporzionali sull’importo della tassa dovuta.
Encomiabile anche la dovizia e la cura
nello spiegare come funziona il sistema, con tanto di esempi
dettagliati. Tutto chiaro dunque? Diciamo “nì”, perché i dati e
le tabelle evidenziano solo una parte del meccanismo (i benefici)
glissando totalmente sull’altra faccia della medaglia: i costi.
Prendiamo l’esempio, citato nella
documentazione presente sul sito del Comune, della famiglia di 3
persone con relativa quantità e tipologia di rifiuti prodotta che,
per farla breve, può comportare un risparmio di € 33 all’anno:
non male. Un po’ meno bene se pensiamo che in totale (tra carta,
vetro e plastica) si tratta di “movimentare” poco meno di 400 kg
di materiale. Certamente gestibile con un paio di viaggi all’anno a
patto di avere a disposizione un mezzo di trasporto adeguato e un
locale idoneo in cui stoccare i rifiuti per diversi mesi, giusto per
non veder vanificato il risparmio ottenibile dal costo di utilizzo
dell’automezzo. Se pensiamo invece a una situazione reale,
ipotizzando che la stessa famiglia riesca a stoccare i rifiuti in
modo da gestire il conferimento una volta al mese, il discorso cambia
radicalmente. Dodici viaggi/anno per 10 km a viaggio fanno 120
chilometri; considerando un costo chilometrico di circa 0,30 €
arriviamo a 36 euro/anno, che si “fumano” abbondantemente il
risparmio ottenibile. Senza considerare che nel bilancio “ambientale”
sarebbe corretto considerare anche l’emissione di anidride
carbonica (80 g/km?) e che gli pneumatici e l’olio lubrificante
diventano rifiuti speciali, argomenti questi che sono stati il
cavallo di battaglia dell’Amministrazione e dell’Assessorato
competente ai tempi in cui si discuteva del distributore di acqua
potabile: perché in quel caso se ne parlò e adesso no?
Capiamo e
condividiamo che il tema “rifiuti” sia una spina nel fianco per
tutte le Amministrazioni comunali (e per i cittadini, non
dimentichiamolo), ma non è con il conferimento spontaneo che si
affronta il problema. Perché non guardare avanti e pensare invece
alla “vera” raccolta differenziata porta a porta?
A meno che al premiante meccanismo di
raccolta punti in stile supermercato che è stato pensato faccia
seguito anche un catalogo premi di pentole e bicchieri giusto per
rimanere in stile. Però attenzione, i punti non sono cumulabili.
Giordano Chiesa
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