Gazzetta di Parma del 07/02/2015
Il termine, anticipato e imprevisto,
dell’ultimo consiglio comunale fortunatamente non ci ha impedito di
ascoltare la relazione trimestrale del presidente Garibaldi
sull’andamento di Terme Spa, provvidenzialmente inserita tra i
primi punti all’ordine del giorno.
Una relazione precisa, puntuale, con il
giusto dettaglio di informazioni per non entrare troppo nel tecnico
pur dando il “senso” di quello sta avvenendo, con termini
comprensibili ai più. In sostanza, sembra che da questo punto di
vista (il controllo dei numeri) Garibaldi sappia il fatto suo.
Però…c’è un però. A dire il
vero, cominciamo a essere un pochino “annoiati” dal vedere
esaminata, quasi sviscerata, la situazione di Terme solo dal punto di
vista dei numeri “passati” e, per quanto riguarda il futuro,
analizzata solo per i presumibili costi. Benissimo per la
rinegoziazione dei tassi d’interesse fuori mercato applicati dalle
banche e altrettanto bene per l’individuazione di quelli che sono
costi insostenibili e improduttivi legati alle consulenze legali. Ma
per il futuro ci piacerebbe qualche volta sentir parlare di
“prodotto” Terme, di clienti (e magari non di “tizi” come è
successo qualche mese fa), di mercato, di attività di promozione in
Italia e all’Estero, del ruolo che avranno, se l’avranno, le
Terme a Salso e Tabiano. Oggi, sinceramente e amaramente, l’immagine
che ci siamo fatti di questa situazione dopo aver ascoltato per
almeno un anno e mezzo le innumerevoli magagne è quella di una nave
con tante falle, che sta imbarcando più acqua di quanta l’equipaggio
riesca eliminarne e che quindi sta affondando; già, ma affondando
dove? C’è qualcuno che sta tentando di indirizzarla per lo meno
verso una rada dove possa adagiarsi facendo meno danni possibile,
ovvero che stia pensando anche alla voce “ricavi”? A noi pare che
la nave sia alla deriva e in questo non aiuta il pervicace
atteggiamento della Proprietà (il Comune) che si ostina a
considerare “terme” come un mero esercizio aritmetico o tuttalpiù
una complicazione sindacale. Tant’è che dopo l’evanescente
esperienza dell’assessorato Canepari speravamo che la delega
venisse assegnata a una figura, in quanto espressione del “Padrone”,
capace di intervenire e dare indicazioni precise al board in questo
senso, magari cercando anche di affrontare la questione esuberi non
come lista di numeri ma come opportunità di rilancio dell’azienda.
Ma così purtroppo non è stato e avremo così nei prossimi mesi un
florilegio di numeri. Numeri dal cda di Terme, dall’Assessore
competente e dal dirigente di settore che daranno, questo è vero,
una bella immagine di trasparenza. Trasparenza che farà
probabilmente intravedere il vuoto d’idee sottostante. A quando una
presenza in consiglio comunale del responsabile commerciale o
marketing di Terme Spa?
Giordano Chiesa
Portavoce di Cambiare Salsomaggiore
Giordano Chiesa
Portavoce di Cambiare Salsomaggiore
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