Parmadaily intervista Matteo Orlandi, candidato sindaco di Salsomaggiore per la lista civica "Cambiare Salsomaggiore".
La tua lista si chiama "Cambiare Salsomaggiore". In cosa deve cambiare Salsomaggiore, che non sei riuscito a fare cambiare quando eri assessori della giunta uscente di Massimo Tedeschi? Questi 18 mesi all'interno della Giunta sono stati molto utili perchè mi hanno permesso di conoscere il complesso meccanismo della macchina amministrativa, oltre a portare avanti dei progetti utili per Salso (City Card per le scuole, aree Wi-Fi gratuite, Consiglio Comunale dei Ragazzi, ecc). Ma sono serviti anche a farmi capire dove sono i punti critici del Comune e i problemi da superare per rilanciare la città.
La nostra è una comunità difficile, spesso ferma a crogiolarsi sui vecchi ricordi e sugli anni d'oro. Dalla voglia di nuove proposte e di idee coraggiose è nato il progetto di Cambiare Salsomaggiore, costituito da persone che vogliono impegnarsi con forza per cercare un futuro migliore. Siamo partiti otto mesi fa con il primo programma di alcune pagine, che si è arricchito nel tempo di oltre 100 contributi diversi, diventando l'attuale documento di 20 pagine che racchiude le linee per lo sviluppo di Salso.
Le riunioni sono sempre state aperte a tutti e la partecipazione è la linea di base del nostro modo di agire. Ogni scelta viene condivisa (30 persone riunite nel coordinamento), perchè anche il modo di fare politica deve cambiare se vogliamo una nuova Salsomaggiore. E ogni cosa è di pubblico dominio, reperibile sul sito www.cambiaresalsomaggiore.it o sulla nostra pagina Facebook.
Secondo te quanto è credibile lo slogan "Voltare pagina" adottato dal PD e dalla lista Varacca quando in lista ci sono quasi tutti gli assessori uscenti, molti consiglieri uscenti e addirittura assessori delle giunte ancora prima di quella di Tedeschi come Cocconi, Franchi, Gorreri... Ma c'è proprio bisogno di dire che tutto quello che è stato fatto a Salso negli anni passati è sbagliato? Le parole "cambiamento" e "voltare pagina" sono comuni in tutte le campagne elettorali, ma a Salsomaggiore sono diventati slogan di quasi tutti i soggetti che concorrono alle elezioni. E' giusto pensare alle trasformazioni ma bisogna poi vedere quali sono le persone che intendono portare avanti il "nuovo", e con quali programmi si intende farlo.
Se cambiare vuol dire mettere in campo una politica diversa, con persone giovani e volenterose, al fianco di un programma innovativo e partecipato, allora c'è speranza. Ma se le proposte per Salso spuntano all'ultimo minuto, costruite dentro le segreterie dei partiti e in modo non trasparente, con persone che da una parte e dall'altra sono in politica da oltre un ventennio (davanti o anche dietro le quinte)... beh, allora qualcosa non funziona.
La politica locale vive le stesse difficoltà della città: tante divisioni (nelle categorie economiche, nelle associazioni, ecc) e difficoltà a fare le cose insieme, con un pessimismo di fondo e una diffidenza verso le nuove proposte e i cambiamenti. E' uno dei motivi per cui Salso è rimasta ferma, mentre altre città (e forme diverse di turismo) hanno fatto passi da gigante, superandoci ampiamente.
Quali sono le tue tre priorità?
Le priorità di Cambiare Salsomaggiore partono dall'economia e dal turismo, base dello sviluppo di Salso. Viste le difficoltà del termalismo tradizionale, che non potrai mai tornare agli splendori di un tempo, abbiamo rivisto il "prodotto Salso" in un'ottica più ampia, per valorizzare tutte le potenzialità del territorio.
La base è sfruttare quello che abbiamo, ovvero la forza sui temi della Salute e del Benessere (inteso come "stare bene" e vita sana), ma abbinando gli altri elementi come arte, cultura, territorio, sport, eno-gastronomia, ecc, per creare un'offerta più competitiva e completa sotto tutti gli aspetti. Pensiamo alle micro-stagioni tematiche come base per nuovi target specifici, con la rivisitazione delle politiche di marketing. E' un tema complesso, che si può trovare esposto in maniera approfondita sul nostro programma.
Per realizzare i cambiamenti serve una completa ristrutturazione dell'apparato comunale, a partire dalle sfere più alte (incarichi dirigenziali), fino alla micro struttura dei vari settori, in modo da rendere davvero efficiente l'ente pubblico. Va rivisto il bilancio comunale, facendo un "reset" nei primi sei mesi di governo, e impostando il lavoro per i cinque anni successivi. Il punto di partenza deve essere equità nella gestione delle risorse, evitando gli sprechi e investendo nei settori indicati dal programma di lavoro.
Come terzo punto, infine, non va dimenticato che oltre a turismo ed economia Salso è una città di 20.000 abitanti, con tutte le necessità di chi la vive ogni giorno. Per questo bisogna salvaguardare i servizi, introducendo nuovi strumenti in ambito sociale come il Quoziente Parma, proporre nuove opportunità di lavoro anche in ambito extra turistico puntando sull'innovazione, e offrire una buona qualità della vita agli abitanti, salvaguardando le nostre preziose colline e il decoro del bellissimo ambiente urbano.
Nell'ipotesi che tu non arriverai al ballottaggio, sosterrete poi il candidato del PD? Il nostro obiettivo è andare al ballottaggio, anche se sappiamo che è una sfida difficile (ma non impossibile vista la grande frammentazione). Se non ce la faremo abbiamo già individuato la strada: convocheremo in un'assemblea pubblica i due candidati pretendenti, intervistandoli sui punti fissi del nostro programma e sui progetti per il futuro.
In base alle loro risposte sceglieremo se appoggiare uno dei due oppure nessuno, in modo trasparente e condiviso, seguendo lo stesso metodo adottato fino ad oggi.
Quindi nessuna preclusione, ma solo molta attenzione all'unico vero obiettivo: il bene di Salsomaggiore.
Temi ti possano sottrarre più voti i grillini o le due candidature di sinistra quali Fellini e Francani? Sinceramente non ci preoccupa nessuna delle tre candidature citate perchè il percorso che abbiamo scelto fin dall'inizio è quello di mettere in campo progetti e strategie per Salso.
Le elezioni comunali sono solo un primo punto della strada di Cambiare Salsomaggiore che in ogni caso, qualunque sarà l'esito elettorale, continuerà con la sua azione propositiva sul territorio (attraverso la nascita di un'associazione).
Siamo nati intorno a delle idee e l'obiettivo è cercare di realizzarle: l'esito politico sarà importante e potrà darci la forza per concretizzare le proposte per la città, ma non abbiamo nessuna "ansia da prestazione" elettorale. Cambiare Salsomaggiore sta attirando le attenzioni di persone di estrazioni politiche diverse, e anche di tanti cittadini che altrimenti non sarebbero andati a votare.
Il nostro messaggio di fondo è che per una città come Salso non esistono idee di sinistra, destra o di centro: esistono buone idee e cattive idee. Le buone idee devono essere valorizzate, da qualunque parte provengano. Una buona idea è una risorsa per tutta la città. Questo è lo spirito con cui interpretiamo il cambiamento, solo superando le differenze e cercando di unire le forze attorno ai progetti è possibile uscire dalla crisi e rilanciare la nostra amata Salsomaggiore.
Invito a vedere il nostro video di presentazione, presente sul sito www.cambiaresalsomaggiore.it che illustra lo spirito, le persone e i metodi di Cambiare Salsomaggiore.
Andrea Marsiletti
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